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Nell'aprile del 2001 milioni di italiani ricevettero un fotoromanzo elettorale, Una storia italiana, dove Silvio Berlusconi presentava la storia della propria vita attraverso parole e immagini. Un album ricco di fotografie del Capo. Perché il creatore della neotelevisione ama così tanto le fotografie, perché ricorre alle immagini fisse per descrivere la propria persona? Questo libro racconta la vicenda del rapporto tra il tycoon televisivo e la fotografia a partire dagli anni Settanta sino ad arrivare alle sue ultime immagini, descrive il modo in cui il magnate ha usato, sia come imprenditore sia ai fini della sua strategia politica, il proprio corpo. Dai trapianti di capelli alla Vandana, dal ritocco fotografico alla chirurgia estetica il corpo del Capo è diventato la metafora vivente della nostra stessa idea di corpo, del suo valore e del suo sfruttamento economico. Questa nuova edizione aggiorna al 2018 il ritorno di Berlusconi sulla scena politica, ricostruendo quanto è successo dopo la sua caduta, fino all'attuale «seduzione fredda» e alla figura di avatar di se stesso. Nosferatu a Palazzo Chigi?